Progettare un bagno… qualche consiglio
bagno a metà

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Da dove iniziamo?

Partiamo da un ragionamento che vale per tutti gli ambienti di servizio della casa ovvero a chi è destinato l’uso di questo ambiente? Se ad una coppia perché è un bagno in camera, se a dei bimbi poiché confinante con la loro cameretta o solo ai vostri ospiti poiché stiamo progettando un bagno di cortesia. Questa è la prima domanda a cui dare risposta perché non è detto che in un bagno debbano essere collocati tutti gli elementi. Ad esempio in un bagno destinato agli ospiti potremmo non installare la doccia e neanche il bidet. Potremmo dare risalto ad un bel lavabo e ridurre al minimo l’ingombro del vaso. Viceversa nel bagno di una famiglia dovremo magari trovare lo spazio per una vasca o per una grande e comoda doccia e un piano lavabo ampio e pratico. Se il bagno invece fosse a servizio di una camera matrimoniale, moglie e marito potrebbero avere necessità di utilizzare alcuni servizi in maniera indipendente e quindi potrebbe essere una buona idea separare vaso e bidet dal resto dell’ambiente e magari creare due angoli dedicati, uno per il trucco di lei, l’altro per la cura della barba di lui.

Come ripeto sempre ogni caso ha bisogno di uno studio ad hoc, ma da questi input già si può cominciare a ragionare.

Capiti quali e quanti saranno i fruitori del nostro ambiente possiamo cominciare a collocare i vari elementi valutando insieme ad un progettista quali possano essere i limiti legati agli impianti e quale sia una disposizione corretta, funzionale ma soprattutto azzeccata per lo stile a cui facciamo riferimento. Negli anni abbiamo visto susseguirsi diverse modalità distributive. Negli anni 70 ci hanno abituato a bagni corridoio dove uno dopo l’altro vedevamo susseguirsi vasca, lavabo, bidet e vaso, gli anni 80 hanno ingrandito lo spazio ma l’hanno rivestito della qualunque, anche moquette. Con gli anni 90 i bagni sono diventati spazi sconfinati, in cui ad ogni angolo veniva collocato un elemento. Rivestiti di ceramica 10×10 cm sia le pareti che i pavimenti solo a vederli si aveva la sensazione di scivolare e non riuscire più a fermarsi se non contro la vasca, 10 metri più in là. Gli anni 2000 hanno portato grandi novità. Il bagno ha assunto sempre più importanza nella progettazione e quindi anche lo spazio e le finiture hanno cominciato ad essere più studiati. Quando abbiamo un bagno vuoto quindi non lanciamo i dadi per capire come procedere, se abbiamo seguito un ragionamento sappiamo già dove collocare tutto. Facciamoci anche divertire dalla possibilità che qualcosa nella nostra mente venga stravolto, che la doccia possa non avere pareti o che le pareti siano vetri fumè, blu, verdi e magari che diventino come dei separè tra lavabo e sanitari. Se lo spazio è molto regolare cerchiamo di “muoverlo”, di creare dei percorsi. Quando entriamo in una stanza, qualunque sia, sarebbe meglio far convogliare l’attenzione su un dettaglio e poco alla volta farne apprezzare altri. Quindi cerchiamo di suddividere, almeno visivamente lo spazio. Possiamo creare delle pareti, ma possiamo anche utilizzare dei filtri con vetro, legno o semplicemente cambiando colore o tipologia di rivestimento. In questa maniera sarà facile anche creare degli angoli, delle nicchie che possano essere riempite con tutti i nostri accessori.

La fantasia deve accompagnare anche qualche regola generale legata alla funzionalità… pronti con il metro per vedere se il vostro bagno le rispetta? Ai lati di vaso e bidet almeno 20-25 cm di distanza. Se il bidet si trova vicino all’ingresso di una doccia o ad una porta aumentiamo lo spazio! Davanti ai sanitari dobbiamo poter passare agilmente, quindi lasciamo minimo 55/60 cm. Una doccia comoda? Ha il lato lungo maggiore o uguale a 80 cm e il lato corto è minimo 70 cm. Doccia walk-in ovvero solo vetro senza box doccia? Si a patto che il vetro sia almeno 130/140 cm e che il soffione sia collocato sul lato corto della nicchia destinata alla doccia. Altrimenti potreste dover ricorrere ad una tenda di emergenza per contenere gli schizzi d’acqua. Un lavabo comodo è almeno 50 cm di larghezza, si può stringere se dev’essere solo un lavamani. A destra e sinistra del lavabo deve esserci lo spazio per allargare i gomiti, quindi lasciamo almeno 10 cm per lato. Le vasche hanno dimensioni più o meno standard, ma l’importante è non ostinarsi a volerla a tutti i costi. Sta bene laddove ha lo spazio per essere goduta e apprezzata. No alle vasche mini da 120 o 140 cm, stareste bene solo in ginocchio… Fondamentale l’illuminazione! Diffusa che crea la giusta atmosfera ma anche puntuale che non ci inganni quando dobbiamo truccarci. Cerchiamo ove possibile di avere accensioni separate in maniera da utilizzare in ogni momento la luce adatta.

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